• Presentato Nexum Equum
Presentato Nexum Equum per il recupero e rilancio dell’ippovia del Gran Sasso alla guida del progetto il Centro di Ricerca Demiogene dell’Aquila, una start up innovativa a vocazione sociale
L’Aquila 24 luglio 2020 – E’ stato presentato oggi presso la sede del Parco Nazionale Gran Sasso Monti della Laga il progetto “Nexum Equum” che prevede il recupero ed il ripristino del tracciato esistente dell’“Ippovia del Gran Sasso” integrandolo in un sistema di offerta innovativa indirizzata al turismo equestre, di campagna e montagna. Il progetto, nato da un’idea del centro di ricerca e sviluppo Demiogene in collaborazione con l’Ente Parco, FAI (Fondo Ambiente Italiano), FITE (Federazione italiana sport equestri) e FITE (Federazione Italiana Turismo Equestre) TREC ANTE, si svilupperà sulla base di una convenzione, firmata oggi da tutti i partecipanti. erano presenti, infatti, Tommaso Navarra Presidente Parco Gran Sasso Monti della Laga, Giovanbattista Galeota responsabile Centro di Ricerca Demiogene, Nicola Zarlenga presidente FITE TREC ANTE Abruzzo, Massimo Lucà Dazio presidente FAI Abruzzo e Molise e Rocco De Nicola Presidente FISE Abruzzo.
L’ippovia del Gran Sasso è un lungo itinerario escursionistico ad anello intorno al massiccio del Gran Sasso D’Italia, interamente compreso nel parco nazionale del Gran Sasso e Monti della Laga, adatto per essere percorso a tappe a piedi, a cavallo o in mountain bike con i suoi 320 km di tracciato, l’ippovia del Gran Sasso d’Italia è la più lunga d’Italia. Attraversa il territorio di 3 province: L’Aquila, Pescara e Teramo toccando comuni e località importanti anche per le emergenze culturali e paesaggistiche che conservano; essa è stata inaugurata nel 2006, gradualmente il percorso è stato abbandonato ed oggi risulta quasi del tutto inutilizzato. per questo il progetto presentato oggi, prevede il ripristino funzionale dei tracciati dell’ippovia in base alle esigenze del turismo equestre secondo gli standard di ospitalità e sicurezza dettati dalla Fise e dalla Fite. Il progetto, inoltre e grazie alla collaborazione con il Fai, mira alla valorizzazione di siti abbandonati di particolare pregio storico e ambientale, esaltando le peculiarità legate alla tradizione della pastorizia e della transumanza; esso si sviluppa sotto il controllo dell’Ente Parco del Gran Sasso e dei Monti della Laga con l’obiettivo principale di generare un sistema integrato di accoglienza idoneo ad assicurare elevate marginalità economiche e sociali a zero impatto ambientale.
Nel progetto saranno coinvolti 29 comuni delle provincie di Teramo, L’Aquila e Pescara in qualità di amministrazioni locali competenti per circa 59 località interessate dal percorso. Il sistema integrato di ospitalità prevede l’organizzazione di servizi, oltre che di ricettività anche di accompagnamento per garantire al turista la possibilità di percorrere, senza soluzione di continuità, tutto il tracciato esclusivamente a cavallo accompagnati e assistiti dalle guide. In questo modo si costruisce anche un’offerta turistica innovativa nel settore del turismo esperienziale per coprire la domanda nel segmento di quello equestre. Una valutazione globale porta a stimare un ritorno economico complessivo per km di tratta tra 6.000,00 – 6.500,00 euro ed un flusso di presenze annue che varia tra le 28mila e le 35mila.
Durante l’incontro odierno è stato firmato l’accordo di programma che prevede la costituzione di un comitato composto da ricercatori Demiogene (uno per la ricerca economica e finanziaria ed uno per la ricerca di recupero e la viabilità), di un esperto designato dall’Ente Parco per la valutazione dell’impatto ambientale, di un esperto designato dalla Federazione Italiana per il turismo equestre per la tracciatura dei percorsi e per la definizione degli standard di accompagnamento e di ricovero dei cavalli, di un esperto designato dalla Federazione Italiana sport equestri per la definizione degli standard di sicurezza e per la certificazione dei percorsi, infine un esperto di arti e tradizioni designato dal fondo ambiente italiano per il supporto alla valorizzazione delle emergenze culturali dei tracciati e per l’individuazione dei siti di maggiore interesse che potranno rientrare nel Progetto FAI “i luoghi del cuore”. con la costituzione di questo soggetto di rete il comitato avvierà la fase di progettazione esecutiva e l’attuazione degli investimenti; a completamento di quest’ultima fase il soggetto di rete assumerà il ruolo di gestore unico del sistema ippovia. Il centro ricerca Demiogene seguirà l’iter costitutivo del soggetto di rete e la fase di avvio gestionale assistendo i singoli operatori partecipanti.
Demiogene (www.demiogene.it) è una start up innovativa a vocazione sociale (art 25 comma 4 d.l. 179/2012). svolge attività di ricerca e sviluppo per il recupero e la riqualificazione di beni storici, culturali e ambientali mediante progetti di investimento ecosostenibili è al servizio degli enti locali nel contrasto di fenomeni di abbandono e di degrado del patrimonio immobiliare e paesaggistico, ricercando soluzioni innovative di recupero e di riqualificazione per favorirne un sostegno di investimento con finanza di progetto pubblica e privata.
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